Alcuni ingegneri sono riusciti a creare una tecnologia rivoluzionaria, che in futuro potrebbe salvare molte vite: verrà indossato al polso.
L’attuale epoca, come possiamo vedere quotidianamente, è costellata di tecnologie ai limiti della fantascienza: abbiamo smartphone potentissimi di piccole dimensioni, software basati sull’intelligenza artificiale e una lunghissima serie di dispositivi all’avanguardia. Tutto questo ci consente quindi di vivere in un mondo quasi completamente robotizzato, le cui macchine stanno progressivamente sostituendo addirittura i lavoratori umani.
Un team di progettisti ha ad esempio creato un innovativo dispositivo, che tutti noi in futuro potremmo indossare al polso. Si tratta di un particolare bracciale appositamente progettato per salvarci la vita. Cerchiamo allora di capire come funziona e quali sono le sue potenzialità.
I ricercatori dell’University of Victoria (Canada) e del Terasaki Institute for Biomedical Innovation (TIBI) della California hanno creato un sistema biomedico rivoluzionario, che consentirà ai medici di monitorarci a distanza e di farci assumere farmaci in modo automatico. Come è possibile tutto questo? Secondo il team, che ha pubblicato la ricerca su Advanced Healthcare Materials, è sufficiente indossare uno speciale bracciale dotato di microaghi stampati in 3D. Questi ultimi sono infatti progettati per iniettare la medicina al paziente durante l’arco della giornata, in modo indolore e quasi invasivo.
In altre parole, i piccolissimi aghi del bracciale potrebbero ad esempio somministrarci il farmaco di cui abbiamo bisogno mentre passeggiamo tranquillamente per strada. Si tratta quindi di un’invenzione straordinaria, poiché ci permetterà di seguire una cura personalizzata con la massima precisione, senza mai saltare una somministrazione per dimenticanza. Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche dello strumento, questo è costituito non solo da microaghi, ma anche da una serie di sensori che misurano i nostri livelli di glucosio e altri parametri.
Ciò che lascia però senza parole è il fatto che il bracciale possa essere gestito direttamente dal nostro smartphone. Possiamo infatti programmare le varie somministrazioni e rilevare il nostro stato di salute generale, grazie ai sensori che analizzano i parametri. E non solo: tutte queste informazioni possono addirittura essere inviate agli operatori sanitari, i quali hanno la possibilità di somministraci farmaci a distanza. Possiamo perciò affermare che il sistema creato dai ricercatori canadesi e americani ha un potenziale enorme, soprattutto perché faciliterà il lavoro dei medici e, di conseguenza, ci permetterà di salvarci la vita.
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