L’impero di Chiara Ferragni sta davvero crollando? I dati ufficiali sarebbero impietosi, le previsioni per il futuro.
Prendendo in prestito un’espressione resa famosa dalla Regina Elisabetta II nel 1992, il 2024 è stato finora un annus horribilis per Chiara Ferragni. Come ormai tutti ricorderanno, il disastro è cominciato negli ultimi giorni del 2023, quando emersero i primi dubbi sulla correttezza delle operazioni commerciali legati alla collaborazione con Balocco per la realizzazione dell’edizione speciale del Pandoro. L’ormai famigerata Pink Christmas.
Pesantemente multata dall’Antitrust per una comunicazione commerciale ingannevole, la Ferragni è stata obbligata a pagare una sanzione di un milione di Euro. A cui si aggiunse anche la donazione di un altro milione alla struttura ospedaliera Regina Margherita di Torino per la quale, almeno in teoria, la Ferragni avrebbe dovuto fare beneficenza.
Complice anche l’uscita del libro – inchiesta di Selvaggia Lucarelli, intitolato Il Vaso di Pandoro, Chiara Ferragni ha attraversato una profondissima crisi d’immagine che ha portato al crollo totale della sua popolarità sui social. Considerando che sul potere mediatico dell’influencer si basava l’intero impero Ferragni, era logico aspettarsi una forte contrazione dei suoi guadagni nel primo semestre del 2024. Ma come stanno davvero le cose?
Adnkronos ha potuto esaminare i bilanci pubblici delle aziende di proprietà di Chiara Ferragni. E, come si poteva facilmente immaginare, si indica un “forte calo dei ricavi e un sostanziale ridimensionamento delle nuove iniziative commerciali” nei primi mesi del 2024.
Il calo dei ricavi è dovuto essenzialmente al crollo totale delle vendite dei prodotti Chiara Ferragni Brand. Sono anche stati chiusi diversi negozi fisici, così come sono stati abbandonati diversi uffici amministrativi dell’azienda. Secondo il documento stilato da Adnkronos fare previsioni per la seconda parte del 2024 è impossibile, proprio a causa della situazione ancora in divenire.
Tuttavia, dal resoconto emerge che le aziende della Ferragni sono ancora solide e lontane dalla bancarotta. Questo significa che, almeno a livello amministrativo, sono state messe in atto delle misure efficaci per limitare le perdite. TBS Crew, azienda principale di Chiara Ferragni, che si occupa di marketing e di consulenza strategica per la comunicazione di diversi brand, è comunque riuscita a crescere nel 2023 incassando 4,44 milioni di Euro. Rispetto ai 5,13 del 2022.
La flessione degli utili è stata dovuta esclusivamente alle uscite straordinarie per il pagamento delle sanzioni imposte dall’antitrust. Di certo non si potrà dire lo stesso per il 2024: bisognerà aspettare ancora qualche mese per capire che ne sarà dell’impero milionario della Ferri.
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